La lavorazione della cartapesta è una tipica arte del territorio leccese e salentino. Passeggiando per la città di Lecce, soprattutto intorno alla zona della basilica di Santa Croce, numerose sono le botteghe in cui si possono ammirare i presepi e i personaggi della tradizione locale realizzati con questo particolare materiale.
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STORIA
Una tradizione che probabilmente Lecce prende da Napoli, tra il ‘600 e soprattutto il ‘700, per il fatto che la cartapesta riusciva ad apparire esteriormente alla stregua di materiali più pregevoli, rari e costosi. Nascono così le numerose figure sacre di Santi, che ancora oggi si possono ammirare all’interno delle chiese o durante le processioni.
Si ritiene che l’arte della lavorazione della cartapesta nacque a Lecce all’interno dei negozi dei barbieri e il primo e più antico cartapestaio viene individuato in Pietro Surgente (1742-1827) detto anche Mesciu Pietru de li Cristi, a causa della sua ampia produzione di Crocifissi, ma sicuramente la cartapesta era già diffusa da alcuni decenni nel Salento.
Un’importante tappa di questa tradizione si ha alla fine del Seicento quando viene realizzato in cartapesta il controsoffitto della Chiesa di Santa Chiara a Lecce: ad imitazione del più costoso legno, con cui negli stessi anni venivano realizzati splendidi controsoffitti intagliati e dorati, il soffitto di Santa Chiara è realizzato in vari pezzi che vennero poi montati in loco nel 1738. Alcuni attribuiscono questo soffitto a Mauro Manieri che in quegli anni operava per conto del vescovo di Lecce in Piazza Duomo.
LA CARTAPESTA DI OGGI
Oggi la cartapesta fa parte del tipico artigianato locale. Nelle botteghe si possono acquistare dai presepi natalizi, ai personaggi tipici della tradizione salentina, come il pastore, il portatore di fascine, la donna che prende l’acqua, a piccoli souvenir realizzati appositamente per i turisti. Nel periodo natalizio da anni si svolge la Fiera di Santa Lucia, o Fiera dei Pupi, all’interno della quale è possibile ammirare i prodotti artigianali di molti maestri cartapestai salentini.
PROCEDIMENTO TECNICO
Per realizzare un manufatto in cartapesta l’artigiano realizza prima di tutto uno scheletro in fil di ferro, la cosiddetta anima, che viene rivestita di “lana” di legno. La sagoma viene modellata nella posizione che si vuole dare al personaggio. Vengono stesi così i primi fogli di carta imbevuti di colla e si lascia il manufatto essiccare. Vengono poi innestati sul busto gli elementi realizzati a parte in terracotta: volto, mani e piedi. Se ovviamente la statua è di grandi dimensioni anche questi elementi vengono realizzati in cartapesta e l’anima in fil di ferro viene invece sostituita dal legno.
A questo punto vengono plasmati gli abiti tramite fogli di carta incollati l’uno sull’altro con una colla chiamata localmente ponnula, costituita da farina, acqua e solfato di rame. Dopo l’essiccazione si passa alla focheggiatura, effettuata tramite cucchiai roventi che “stirano” la cartapesta e la rendono più resistente. Si passa poi alla ingessatura su cui poi si procede alla colorazione del manufatto.
Alcune Botteghe di Cartapesta in Salento
Bottega della Cartapesta di Santino Merico |
Carmen Rampino Laboratorio di Cartapesta e Terracotta |
La Casa dell’Artigianato Leccese di Ratta Maria Arcona |
Claudio Riso Cartapesta |
Laboratorio Della Cartapesta Di Marco Epicochi |
Mario Di Donfrancesco |
Rosaria Pallara – Lavorazioni Artigianali in Cartapesta |
Stefania Martino – Lavorazioni Artistiche in Cartapesta |
Tonio Zaccaria |